L'Antro del Corchia è un'enorme cavità scavata nella roccia scoperta dal professor Simi nel 1840, che trasformò l'ingresso dell'Antro, allora noto come buca d'Eolo o della Ventaiola, in una lunga galleria che doveva servire per la ricerca del marmo statuario. Le ricerche svolte negli anni successivi rivelarono uno snodo di gallerie che, a differenza delle altre cavità apuane, si sviluppano sia in senso verticale sia orizzontale, raggiungendo una lunghezza di circa 60 kilometri ed una profondità di 1240 metri.

Oggi la visita del complesso del Corchia non è riservata ai soli specialisti e agli studiosi dell'ambito, ma è meta di turisti e di semplici appassionati di geologia e speleologia grazie all'apertura di un percorso attrezzato di visita che interessa una limitata porzione del sistema carsico (lungo 1200 metri).