Cinipide Galligeno del Castagno
Il 30 ottobre 2007 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Decreta “Le misure d’emergenza provvisorie per impedire la diffusione del cinipide del castagno, Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu, nel territorio della Repubblica Italiana. Recepimento della decisione della Commissione 2006/464/CE”. I primi avvistamenti di cinipide in Italia si hanno in Piemonte nella provincia di Cuneo nel 2002, nei castagneti toscani è stato reperito nel 2008.
L’ARPAT nel giugno 2008 ha avviato dei sopralluoghi mirati per accertare la presenza del Cinipide individuando attacchi da parte del parassita nei comuni di Massa, Carrara e Montignoso.
A seguito di tali rilievi la Regione Toscana ha sollecitato gli Enti pubblici, soprattutto quelli delegato sulla L.R. 39/2000, ad attivarsi con il personale tecnico per eventuale supporto alle attività del gruppo di lavoro attivato dalla Regione Toscana, ARSIA- servizio META ed ARPAT – Settore controlli fitosanitari.
Gli Enti competenti ai sensi della L.R. 39/2000 a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini dovranno procedere tempestivamente all’effettuazione degli opportuni sopralluoghi ed effettuarne l'inserimento sul sito Web-Fitofor.
L’ARPAT con i Decreti n. 217 del 14/07/2008, n. 310 del 23/10/2008, n. 329 del 06/11/2008 e n.282 del 29/07/2009 ha dettato le misure di emergenza per la lotta al cinipide, andando anche ad individuare le aree focolaio, insediamento e tampone.
Dal 2010 anche sui comuni dell’Unione di Comuni, in particolare dalle zone della montagna Seravezzina e Stazzemese, si registrano presenze di Cinipide, quindi molto presto l’area passerà da tampone a insediamento.
Per area insediamento si intende quelle zone dove la diffusione dell’insetto è capillare e non è possibile eradicarlo; per area tampone si intende un fascia di territorio almeno di 15 Km al di là del confine dell’area insediamento.
I danni principali del cinipide del castagno consistono nella ridotta produzione delle castagne, fino al 70%-90% e nel ridotto accrescimento legnoso, inoltre la pianta viene debilitata in quanto le galle sono presenti soprattutto a livello di gemme e foglie.
La Regione Toscana di concerto con l’ARSIA, l’ARPAT e il servizio fitosanitario regionale, incentiva il monitoraggio del territorio, per arginare il più possibile la diffusione del cinipide, pertanto l’Ente competente della L.R: 39/2000 dovrà attivarsi in tal senso.
Nell’anno 2010 è iniziato il progetto dell’ARSIA in collaborazione della Regione Toscana di lotta biologica per difendere i nostri castagni da un pericoloso inquilino.
Considerato la presenza del castagno nelle nostre foreste (è la specie prevalente su oltre 179.000 ettari di superficie) e il suo valore economico oltreché ambientale, quest'anno, l'Arsia, su mandato della Regione, settore programmazione forestale, ha attivato uno specifico progetto sperimentale triennale di controllo biologico del cinipide del castagno basato sull’introduzione dell’antagonista naturale Torymus sinensis, da realizzarsi nell’ambito delle attività del Servizio Meta in stretto collegamento con Enti territoriali, associazioni di produttori e castanicoltori.
Il lancio dell'insetto parassitoide che dovrà contrastare il cinipide del castagno è avvenuto nel mese di magggio in cinque siti individuati: Marradi (Firenze), Acquerino (Pistoia), Ca prese Michelangelo, località Fragaiolo (Arezzo); Castelpoggio (Carrara), Sorano (Grosseto).
Tutte le potenziali aree di lancio sono state valutate in base alla presenza quantitativa del cinipide e alla conseguente maggiore probabilità di acclimatazione dell’insetto utile. Una valutazione, per capire il livello di acclimatamento del Torymus sinensis verrà fatta nei prossimi mesi assieme ai consulenti scientifici.
Cosa occorre
Le segnalazioni sono raccolte da Roveno Baldini e Piera Elli dipendenti dell'UOC Forestazione Agricoltura al numero 0584/756275-6 dal Lunedì al Vernerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 o per e-mail: info@unionedicomunialtaversilia.lu.it; r.baldini@unionedicomunialtaversilia.lu.it; p.elli@unionedicomunialtaversilia.lu.it.
Ufficio di riferimento
Normativa
Di seguito sono stati inseriti i file relativi ai Decreti di Lotta Obbligatoria di ARPAT.
La regione Toscana è stat suddivisa in aree secondo il grado di infestamento del cinipide attualmente quasi tutto il territorio è inserito in area a Insediamento, i comuni facenti parte dell'Unione di Comuni Alta Versilia sono inseriti nella zona 1, in totale in toscana ci sono 3 zone. In generale è obbligatorio nelle suddette zone procedere nei suguenti modi:
- lo spostamento del materiale di propagazione di Castanea sativa autoprodotto (cioè prodotto e utilizzato all'interno della stessa azienda) per la realizzazione di impianti, infittimenti, innesti all'interno delle singole zone di insediamento può essere autorizzato, previa comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale ai sensi dell'art. 12 punto 3 del D.M. 30/10/2007;
- è vietato la movimentazione di vegetali di Castanea fra le diverse zone di insediamento;